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Formazione: la carta vincente

  • On 28 Aprile 2021

Apriamo questo articolo, dedicato non specificatamente a SAP, con le illuminanti parole di Piergiorgio Odifreddi, matematico, divulgatore scientifico e saggista: “Siamo immersi tutti i giorni nella scienza: comunichiamo, lavoriamo e svolgiamo moltissime attività solo grazie a dispositivi che sono suoi figli. Gli stessi vaccini anti-Covid sono frutto del sapere scientifico. Eppure c’è ancora una forte e anacronistica resistenza verso queste discipline”.

Viviamo in un’epoca in cui il sapere è in continua espansione; ciò da una parte porta all’estinzione definitiva della figura del “tuttologo”, ormai da tempo anacronistica, privilegiando invece figure altamente specializzate in uno specifico settore; dall’altra favorisce però chi è in grado di avere capacità “interdisciplinari”, è dotato anche di “visione laterale”, possiede anche quelle capacità di organizzazione, pianificazione e comunicazione (le cosiddette “soft skills” che in realtà, come vedremo, tanto leggere non sono, ma pesano parecchio sulla buona riuscita di qualsiasi attività) che facilitano, stimolano e rendono efficaci le interazioni con ambiti diversi da quello in cui è edotto; questo al fine di evitare la nascita di “isole di sapere” che, ostacolando se non impedendo l’interscambio di informazioni, rischiano di rallentare il progresso e l’evoluzione della società. Alto livello di competenza in un ambito preciso, dunque, ma capacità di interrelazione con le altre discipline, così da fornire e ricevere stimoli per una costante crescita, professionale e personale.

Analizziamo anche quanto è successo e sta succedendo a causa della pandemia del Covid-19: per garantire la tutela della salute ed evitare la diffusione incontrollata del virus, tutti siamo stati costretti a cambiare non solo le nostre abitudini, ma anche le modalità con cui ora svolgiamo (e svolgeremo ancora per diverso tempo) le nostre attività, siano esse lavorative o ludiche. Gli incontri “in presenza” sono sempre più rari e, anche quando avvengono, ci troviamo con il viso seminascosto da una mascherina; email, videoconferenze (o teleconferenze) e chat sono diventati il mezzo di comunicazione preponderante. Tutto ciò ha azzerato quasi di colpo tutte le possibilità di comunicazione “non verbale” cui eravamo abituati e su cui facevamo, magari inconsciamente, largo affidamento: un sorriso, uno sguardo di approvazione o di messa in guardia, l’utilizzo del tono di voce per sottolineare ovvero ridimensionare un concetto, la postura del corpo e via di seguito sono difficili da utilizzare da dietro una mascherina o attraverso una email. Eppure si possono creare effetti analoghi anche attraverso le nuove modalità, pur di conoscerne galateo e tecniche; per questo sopra scrivevo che le “soft skills” non sono poi così leggere: gli esperti del settore continuano a sottolineare come il successo o l’insuccesso di un’operazione dipendano in larga parte dalla comunicazione non verbale.

 

 

Vi è poi la necessità di prendere confidenza e familiriatà con i nuovi strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione per sopperire all’impossibilità di “sedersi intorno ad un tavolo”.

Non meno importante la capacità di apprendere come gestire il proprio tempo, lavorativo, familiare e personale, quando le tre dimensioni sono costrette a coabitare in un unico spazio.

Calata in qualsiasi contesto preciso, l’affermazione “uno vale uno” diventa assolutamente priva di significato (ammesso ne abbia uno); conta chi conosce a fondo il contesto stesso, ovvero è dotato degli strumenti per padroneggiarlo, o che sa come utilizzarli al meglio; chi è preparato a cogliere i cambiamenti ed è pronto ad adattarsi ad essi. Parafrasando il grande Charles Darwin: “ha successo chi si adatta più velocemente al cambiamento”; per ottenere questo risultato non si può improvvisare, bisogna essere preparati e la formazione deve essere continua.

È in base a tutte queste considerazioni che stupisce quanto, ancora oggi, venga dato poco spazio e poco peso alla formazione, specialistica e no. Aggiornamento delle competenze, apprendimento dell’utilizzo dei nuovi strumenti e delle nuove tecnologie sono temi trattati con leggerezza e non pretesi né dalle imprese né dai loro collaboratori.

Eppure, abbiamo a disposizione una gamma talmente ampia di canali di apprendimento da poter veramente erogare ovvero usufruire di una formazione “di taglio sartoriale”, su misura per le esigenze di ciascuno, sia in termini di tempo a disposizione, sia di caratteristiche personali nell’acquisizione delle informazioni.

La formazione continua è un termine che descrive una varietà di attività e metodi di apprendimento. Ad esempio, da un lato, si hanno corsi e certificazioni che permettono di sviluppare ulteriormente le capacità e conoscenze in aree specifiche per la carriera o la professione. Dall’altra parte, esistono attività molto più semplici come la lettura o la partecipazione a seminari.

Non esiste un’opzione giusta o sbagliata.

Il vero obiettivo è capire quale opzione funziona meglio per ognuno e come applicarla alla vita quotidiana.

La formazione continua permette a chi vuole incrementare la propria carriera di diventare più qualificati in modo da poter progredire a livelli più alti all’interno della loro professione o dell’organizzazione di cui fanno parte.

Ma è anche in grado di dare la spinta alla fiducia di cui si ha bisogno e servire come base per il prossimo passo che si vuole fare in una determinata area di conoscenza.

 

PL3&Partners investe molto sulla formazione, non solo in ambito SAP, dei suoi collaboratori.

In tal modo riusciamo non solo ad essere pronti sulle nuove soluzioni tecnologiche presenti sul mercato, ma anche a dotarci di tutti gli strumenti necessari, delle soft skills, che ci rendono competitivi nell’affrontare nuove sfide.

PL3&Partners, non offre solo competenza teorica: quello che proponiamo è esattamente ciò che utilizziamo in prima persona.

Nel corso degli anni, oltre ad aver sviluppato una forte collaborazione con la Academy di SAP, abbiamo individuato una serie di valide realtà specializzate nel fornire conoscenze e competenze negli ambiti principali utili per una buona crescita professionale e personale, avvalendosi delle metodologie più differenti, così da incontrare le esigenze e le possibilità di tutti.

PL3&Partners è quindi il partner ideale anche per individuare la soluzione migliore per i percorsi formativi delle aziende, potendo intervenire direttamente qualora si tratti di formazione specifica SAP, supportando i suoi partner nell’individuazione del percorso di crescita, della struttura formativa di cui avvalersi, degli obiettivi e della loro misurazione.

Come d’abitudine, noi non cerchiamo la soluzione ideale, bensì la soluzione ideale per Te.

Per qualsiasi informazione potete contattarci a marketing@pl3group.com

 

Giorgio Morlacchi

SAP System Administrator